Museo de Bellas Artes
Questo museo rappresenta la massima espressione dell’arte pittorica di Valencia, ponendosi ai primi posti tra le esposizioni spagnole. Addirittura per certe collezioni, come quella del tardo gotico, assume rilevanza internazionale e attira studiosi provenienti da ogni parte del mondo.
Le vicende storiche del museo seguono parallelamente quelle della guerra civile spagnola. A causa di quest’ultima, infatti, molti tesori artistici che vi erano contenuti furono trasferiti a Madrid, presso il Museo del Prado. Fu grazie alla tenacia di González Martí se nel 1939 la raccolta fu ristabilita presso l’attuale sede, il Colegio Seminario San Pío V.
Le opere contenute, come detto, appartengono prevalentemente al periodo gotico, ma arrivano a toccare anche i secoli seguenti fino al Novecento. Dei secoli XIV e XV ci sono complessivamente duemila opere. Esempi di opere rinascimentali, invece, riguardano artisti spagnoli e l’unico esempio presente in Spagna dell’italiano Pinturicchio. Nella sezione dedicata al Seicento e al secolo seguente, spicca la collezione del celebre artista Goya.
Il Museo di Bellas Artes nel cuore di Valencia
Una particolare raccolta di disegni e incisioni, che raggiunge i 10000 esemplari, è conservata con particolari condizioni di umidità e luce, a causa della loro fragilità. Tra questi spiccano le realizzazioni di Giovanni Battista Piranesi, che visse e operò in Italia nel Settecento.
Anche la sede del museo merita una particolare attenzione: costruita nella seconda metà del Seicento, fu adibita alla formazione dei nuovi sacerdoti. Il Collegio di San Pio V si divide nel collegio vero e proprio, accanto al quale sorge il tempio dedicato alla preghiera. Il primo è organizzato attorno ad un chiostro quadrangolare; le due torri presenti sulla facciata richiamano più l’idea di una fortezza. La chiesa attigua, invece, è caratterizzata da una cupola vitrea color blu, ricostruita nel secolo scorso dopo una demolizione.
Ogni tipo d’informazione, relativa agli orari di visita o alle collezioni pittoriche presenti, è presente nel sito ufficiale del museo.