Plaza de la Virgen, s/n - 46001, Valencia
Basilica Virgen Desamparados
La Basilica de la Virgen de los Desamparados è una delle chiese più importanti di Valencia. Sorge nella zona più alta della città ed è uno dei simboli del centro storico. La facciata principale dà direttamente sull’omonima piazza.
La chiesa ha tre ingressi, due dei quali si trovano sulla suddetta piazza. Le ricerche storiche attestano che la chiesa sorge sui resti dell’antico Foro romano. Ad avvalorare questa tesi ci sono delle lapidi sulla facciata principale con iscrizioni romane.
La costruzione della chiesa in onore della Vergine iniziò dopo la visita di re Filippo IV nel 1623. Alla figura religiosa si attribuirono varie guarigioni durante la peste che colpì la città e il resto d’Europa. Da qui si sentì la necessità di costruire una chiesa a lei dedicata. Fu scelta l’attuale posizione, proprio vicino alla Cattedrale di Valencia.
La Cappella Reale che si trova al suo interno fu costruita tra il 1652 e il 1666. E' attribuita a Diego Martínez Ponce de Urbana, affiancato da altri architetti che lo aiutarono nel progetto. Nel 1872 fu trasformata in una basilica.
Interno della Basilica Virgen Desamparados.
La Basilica Virgen Desamparados è caratterizzata da uno stile sobrio, all’insegna della semplicità e dell'economicità. Gli spazi interni sono il perfetto connubio tra gli ideali rinascimentali e la sontuosità dello stile barocco. Gli affreschi restaurati mostrano temi floreali e immagini religiose.
La chiesa fu il primo esempio di pianta ovale per un luogo di culto. La scelta non fu casuale: la forma ovoidale è da sempre legata al simbolo della Vergine Maria. Alla fine del Seicento fu aggiunta una nuova costruzione a forma di croce greca e con architetture di tipo obliquo. Si tratta de El Camarín de la Virgen. Anch’esso è un raro caso di supplemento architettonico di quel periodo.
Nel 1701 fu costruita una nuova cupola interna con uno stile barocco. Le pitture vennero realizzate da Antonio Palomino. I recenti lavori di restauro hanno ridato lustro alle opere originarie, specialmente le pitture.