Nou Mestalla, l'eterno stadio in costruzione
Valencia. Attualità
Doveva essere il simbolo della crescita di Valencia, progettato a suggello del trionfo economico della Spagna negli scorsi anni. Ma i tempi sono cambiati: oggi il paese iberico rischia il collasso e il Nou Mestalla, lo stadio della “rinascita” valenciana, è tuttora incompleto.
L’accostamento con il Colosseo di Roma forse è eccessivo, ma il paragone è calzante: come la civiltà romana tramontò dopo secoli di splendore e l’Anfiteatro Flavio cadde in rovina; così il nuovo stadio rischia di rimanere un cadavere di cemento armato, una cattedrale nel deserto con tanto spreco di denaro pubblico.
Il cantiere del Nuevo Mestalla. © Antonio Marín Segovia.
Tutto inizia nel 2007. I presupposti per il completamento c’erano tutti: crescita economica invidiabile, entusiasmo del principale promotore, Juan Bautista Soler presidente del Valencia Club de Fútbol, e uno stanziamento di ben 344 milioni di euro.
Ma la crisi proveniente dall’altra sponda dell’Atlantico già nel 2008 gelò le aspettative dei valenciani, e i lavori subirono uno stop per mancanza di liquidità.
Nel 2011 c’è stato un timido tentativo di riprendere i lavori. Un accordo stretto nel dicembre del 2011 tra l’Aedifica Group e la Bankia Habitat avrebbe dovuto portare al completamento del Nou Mestalla nel 2014. Le difficoltà della Bankia hanno fatto saltare lo scorso autunno i finanziamenti necessari per proseguire i lavori.
Al momento non si scorge una via d’uscita e il progetto di un nuovo stadio per Valencia sembra rimanere tale per molto tempo ancora.
Ai valenciani doc e a coloro che amano la città spagnola, non rimane che sognare il giorno in cui potranno accedervi per assistere alle partite del Valencia FC. E pensare alle caratteristiche costruttive del Nou Mestalla, decisamente avveniristiche. Qualora venisse completato, lo stadio potrà ospitare circa 75 mila spettatori, divisi in tre anelli completamente coperti. Lo stadio, poi, potrà adattarsi ad altre competizioni come le gare di atletica leggera.
Per ora coniugare i verbi al futuro è d’obbligo, con la speranza che il Nou Mestalla non rimanga un’utopia ma diventi una piacevole realtà per Valencia!
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